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Rifiuti da officina meccanica
COME VANNO GESTITI I RIFIUTI ALL’INTERNO DI UN’OFFICINA MECCANICA?
Le officine meccaniche
producono quotidianamente
rifiuti
, molti dei quali
pericolosi
come ad esempio
olio esausto, bombolette spray, contenitori vuoti di prodotti vari, filtri dell’olio, liquido dei freni, batterie.
I titolari delle officine meccaniche una volta
classificati
i rifiuti pericolosi attraverso il
codice CER,
composto da sei cifre, in base al processo produttivo da cui è originato,
hanno l’obbligo di seguire una serie di adempimenti burocratici
: la compilazione del
registro carico-scarico
e la redazione del
MUD
,
la denuncia annuale dei rifiuti prodotti.
Il registro può essere a cura del produttore stesso oppure tenuto da una ditta esterna specializzata.
Il
registro di carico e scarico
costituisce prova della tracciabilità e della produzione dei rifiuti. Il registro, prima di essere utilizzato, deve essere
vidimato
presso la
Camera di Commercio competente.
I soggetti obbligati alla compilazione del registro di carico-scarico sono
gli enti e le imprese produttori di rifiuti pericolosi, enti e imprese produttori di rifiuti non pericolosi derivanti da lavorazioni industriali ed artigianali con più di dieci dipendenti, intermediari, ditte di trasporto e ditte di recupero e smaltimento dei rifiuti.
Per movimento di carico si intende la registrazione di qualsiasi rifiuto prodotto mentre per movimento di scarico si intende la registrazione del formulario dopo il conferimento dei rifiuti.
I movimenti di carico e scarico
devono essere
registrati
entro dieci giorni.
Il MUD
è la
dichiarazione
che le imprese devono presentare
annualmente
, nella quale indicare la destinazione, il trasportatore e la quantità e tipologia di rifiuti movimentati nel corso dell’anno precedente.
La dichiarazione è
obbligatoria
e va
consegnata
alla
Camera di Commercio
competente
entro il 30 aprile
di ogni anno.
In caso di mancata presentazione o ritardo nella consegna del MUD, l’azienda andrà in contro a sanzioni a seconda del ritardo e del tipo di rifiuto.
Alcune aziende sono esenti dalla presentazione del MUD, come ad esempio le imprese che trasportano dei propri rifiuti non pericolosi, le imprese con meno di dieci dipendenti che producono rifiuti non pericolosi e le imprese che esercitano attività di demolizione, costruzione, commercio o servizio di rifiuti non pericolosi.
L’ISOLA ECOLOGICA
Per una corretta gestione dei rifiuti,
ogni officina
è tenuta ad avere
un’isola ecologica
in un’area dedicata in cui raccogliere i rifiuti.
L’area di deposito
deve garantire la protezione contro l’eventuale contaminazione delle acque piovane o la dispersione dei rifiuti per effetto del vento, è quindi opportuno che si tratti di aree coperte, recintate e rialzate da terra. Al suo interno vengono posti dei
contenitori
con determinati requisiti tramite i quali raccogliere e differenziare tutti i rifiuti.
Sulla base della pericolosità
, ogni
rifiuto deve essere etichettato ed imballato in modo adeguato
.
Lo stoccaggio massimo è di 30 m
3
di rifiuti, di cui massimo 10 m
3
di rifiuti pericolosi.
Nel caso in cui un’azienda avesse dei volumi di rifiuti maggiori rispetto ai metri cubi consentiti, una volta
ogni tre mesi
l’isola ecologica
deve essere necessariamente svuotata.
LE ANALISI
Le analisi
vanno fatte una volta l’anno per i rifiuti che contengono sostanze pericolose e per i codici specchio ovvero i rifiuti che, anche se di stessa natura, in base alla contaminazione di sostanze inquinanti, possono avere una concentrazione talmente bassa da risultare non pericolosi.
Per sapere di più sulle analisi dei rifiuti,
leggi il nostro precedente articolo
!
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