OGNI RIFIUTI HA IL SUO POSTO
Ogni rifiuto ha il suo posto, con la raccolta differenziata è questo il messaggio basilare che si vuole trasmettere alle nuove ed alle vecchie generazioni.
Un sistema che permette da un lato di ridurre il volume degli scarti che vengono depositati in discarica salvaguardando l'ambiente e la salute delle persone, dall'altro permette di recuperare materiali che possono essere riutilizzati.
Non sempre però è chiaro dove scaricare alcuni oggetti e materiali che per la loro stessa composizione possono indurre in errore, ecco allora una breve guida sullo smaltimento dei rifiuti "speciali", così come stabilito dall'ASIA, la società che qui si occupa di queste operazioni.
I CD si buttano nell'indifferenziata.
Tra i primissimi oggetti il cui smaltimento può risultare difficile, ci sono i vecchi cd. Vanno nella campana della plastica? In realtà, non possono essere riciclati, perché non lo è il materiale con il quale sono composti, non potendo essere classificato come alluminio, presente solo per il 10%, bensì come policarbonato. Quindi, devono essere riposti nell'indifferenziata o nella "spazzatura secca". Tuttavia questi oggetti possono essere comunque riciclati a discrezione dei cittadini in modo creativo.
Il polistirolo va nella plastica.
Il polistirolo va sempre nella campana della plastica, ma prima bisogna pulirlo e liberarlo da ogni eventuale residuo, soprattutto per quanto riguarda le vaschette che contengono alimenti. Si tratta di materiali composti da polistirene, che è una materia plastica utilizzata in genere come imballaggio, ed è riciclabile al cento per cento. Può essere anche depositato nei bidoni appositi che si trovano presso le isole ecologiche cittadine.
La ceramica nell'indifferenziato
Tutti i piccoli oggetti di uso quotidiano in ceramica, dalle tazzine del caffè ai piatti, dai bicchieri al vasellame, così come quelli di porcellana, si gettano tutti nell'indifferenziata. Molti pensano che questi vadano depositati nella campana del vetro, perché la ceramica contiene silice, che è anche un componente del vetro, ma è assolutamente sbagliato, anzi ciò può comportare un notevole rallentamento del normale processo di riciclo. Gli oggetti più grossi, come mattonelle e lastroni, conviene portarli invece nelle isole ecologiche.
Pellet, cassette ortofrutticole e imballaggi in legno
I rifiuti in legno si dividono in varie categorie: c'è prima di tutto il pellet, poi le cassette ortofrutticole e infine imballaggi di tipo industriale, come casse, anche quelle utilizzate ad esempio per le confezioni di vino, e gabbie. In tutti i casi si possono depositare o presso le isole ecologiche oppure si possono contattare gli addetti per il ritiro degli scarti ingombranti.
Il tetrapak si getta nella campana della carta
I contenitori in teatrapak, imballaggi in poliaccoppiato, vengono utilizzati per trasportare e contenere il latte, i succhi di frutta e altri liquidi. Sono composti da uno strato di carta rivestito esternamente da materiale plastico ed internamente da alluminio.Vanno gettati insieme alla carta.
La pittura e i barattoli di vernice vanno portati nelle isole ecologiche
Chiunque faccia lavori in casa deve affrontare il problema dello smaltimento dei barattoli di vernice contenenti la pittura, che è in genere una sostanza tossica che non deve e può essere dispersa nell'ambiente, oltre a rappresentare un rifiuto pericoloso. Una volta utilizzati, i contenitori vanno gettati negli appositi cassonetti che si trovano nelle isole ecologiche cittadine.
Scarpe e vestiti negli appositi contenitori
Gli indumenti usati vanno gettati negli appositi contenitori grigi che si trovano nelle isole ecologiche o sparsi per la città. A Napoli ce ne sono in tutto il Comune circa 400. Raccogliere i vestiti che non si utilizzano più è un gesto di grande solidarietà e di rispetto per l'ambiente: potrete buttare anche borse, tende, scarpe appaiate, cappelli, coperte, biancheria, maglieria ed altri accessori tessili in buono stato . Prima di depositarli nei cassonetti dedicati riponeteli in buste ben chiuse, il che permetterà il recupero di materia prima altrimenti inutilizzabile.
Bisogna gettare le radiografie nell'indifferenziata
Le vecchie radiografie, dette anche più comunemente lastre, in piccole quantità e da utenze domestiche, vanno sempre gettate nell'indifferenziata. Pur essendo composte da plastica, contengono sostanze chimiche tossiche che non sono biodegradabili. Per ulteriori informazioni, e soprattutto per quantitativi maggiori, potete contattare il numero verde di ASIA 800.161010.
L'olio di frittura esausto va nei punti di raccolta dedicati
In cucina ognuno ha diverse abitudini per smaltire l'olio di frittura,olio delle scatolette di tonno, sottaceti: alcuni lo gettano nello scarico del lavello, altri nel water o addirittura nella fognatura o nei bidoni della spazzatura, ignorando le gravissime conseguenze di questi gesti per la salute dell'ambiente ma anche dell'uomo. Pertanto, deve essere portato nei punti raccolta presenti nelle isole ecologiche cittadine.Segnaliamo inoltre che molti distributori di benzina e supermercati provvedono al ritiro gratuito dell’olio esausto.
Gli scontrini non vanno nella carta
Gli scontrini sono composti da un tipo particolare di carta e pertanto non vanno gettati nella campana della carta, ma nell’indifferenziato. Anche le ricevute delle carte di credito non vanno gettati con la carta perché sono fatti con materiali speciali – nella maggior parte dei casi termici – i cui componenti reagiscono al calore, creando problemi di riciclo.